Il tema di questa pagina è: Etty Hillesum la traduzione dell’opera integrale in italiano: il diario e le lettere. Vicenda assai particolare. In secondo luogo parlo dell’affascinante storia dell’originale avvenuta nei Paesi Bassi nel corso degli anni ottanta del Novecento. La prima edizione di tutti gli scritti di Etty Hillesum uscì nel 1986 ad Amsterdam. La traduzione italiana risale invece al 2012 per il diario e al 2013 per il carteggio, meglio conosciuto come le lettere. In primis mi occupo dell’edizione del Diario, in seguito di quella delle Lettere.
Il Diario 1941-1942
La traduzione italiana è stata condotta sulla quinta edizione nederlandse che uscì nel 2008. L’edizione italiana è l’unica che raccoglie il materiale in due volumi separati. I primi testi hillesumiani erano tuttavia già disponibili nel 1985, mentre una parziale edizione delle lettere uscì nel 1989. Quindi tra le due antologie e l’opera integrale passarono venticinque anni circa. Vediamo ora le caratterische delle due edizioni italiane.
Per le informazioni bibliografiche fa fede, come si sa, il frontespizio ovvero la pagina che riporta il titolo per esteso, il nome dell’autore, del curatore, della casa editrice, ecc. Ecco le informazioni della nostra edizione:
Etty Hillesum, Diario 1941-1942. Edizione diretta da Klaas A.D. Smelik. Testo critico stabilito da Gideon Lodders e Rob Tempelaars.
Pare tutto corretto e in linea con l’edizione nederlandese, della quale riporto i dati più in là. Tuttavia quest’informazioni sono quelle presenti sul frontespizio della seconda e le seguenti edizioni di Adelphi.
Ora vediamo la vicenda che ha riguardato la prima edizione del novembre 2012, che si rivelò invece un vero pasticcio. Ecco cosa v’è scritto sul frontespizio:
Etty Hillesum, Diario 1941-1943. Edizione integrale a cura di Jan Geurt Gaarlandt.
Ogni lettore o lettrice delle opere della Hillesum sa che i quaderni diaristici furono stesi da lei nel periodo che va dal 8 marzo 1941 al 13 ottobre 1942. E non nell’anno 1943. Non sono pervenuti eventuali quaderni diaristici scritti da Etty Hillesum oltre il 13 ottobre del 1942.
Davvero embarazzante fu la presenza del nome del curatore della prima antologia (cioè J.G. Gaarlandt) invece di quello dei curatore l’opera critica del 1986. Tale edizione fu il meticoloso lavoro del professore universitario Klaas A.D. Smelik e il gruppo di lavoro da lui guidato.
Un effetto a lungo termine è la presenza nelle bibliografie allegate agli studi d’origine italiano: per esempio nella saggistica o le tesi di laurea o di dottorato.
Le edizioni del Diario
Vediamo in dettaglio l’edizione italiana del Diario e in seguito delle Lettere.
- Prima edizione, ottobre 2012.
- Seconda edizione.
- Terza edizione.
- Quarta edizione, 2014.
Il Diario si sviluppa dalla pagina 27 a 797. Seguono le Note, la Bibliografia e l’Indice dei nomi. In totale sono 922 pagine.
Nel volume non si fa alcun riferimento a una persona che abbia avuta la cura dell’edizione. Invece i nomi delle traduttrici vi sono: Chiara Passanti e Tina Montone. La prima è stata la traduttrice dell’edizione antologica che uscì nel 1986. La sua traduzione è stata incorporata nella nuova edizione integrale quale testo è stato tradotto da Tina Modotti. Ada Vigliani ha curato i molteplici passi in tedesco.
Le Lettere
L’edizione delle Lettere, uscita nel 2013, non pare abbia subito vicende editoriale embarazzanti come la prima edizione del Diario di cui sopra. Il titolo preciso recita secondo il frontespizio:
Etty Hillesum, Lettere 1941-1943. Edizione diretta da Klaas A.D. Smelik. Testo critico stabilito da Gideon Lodders e Rob Tempelaars.
Nel colofon della prima edizione del mese di ottobre 2013 v’è però una novità. Dopo i nomi delle tre traduttrici menzionate qui sopra riportati, appaia la seguente dicitura:
Cura editoriale di Roberto Cazzola con la collaborazione di Claudia Di Palermo.
Per fortuna all’interno della casa editrice Adelphi qualcosa era cambiata. L’editor Roberto Cazzola, per lunghi anni editor presso la casa editrice Einaudi di Torino, ha fatto in modo che le prossime edizioni erano corrette. Claudia Di Palermo è una delle più accreditate traduttrici dal nederlandese.
Nel volume le lettere vanno dalla pagina 9 alla pagina 190. Seguono un Appendice, le Note, la Bibliografia e l’Indice dei nomi. Per un totale di 269 pagine.
‘De nagelaten geschriften’ ovvero Gli scritti postumi

La prima edizione.
La prima edizione critica degli scritti che Etty Hillesum ci aveva lasciato vide la luce ad Amsterdam nel 1986. Nel mese di maggio del 2021 è uscita la settima edizione di quest’opera. Il volume raccoglie in un’edizione accuratamente annotata tutto il materiale pervenutoci. Il concetto ‘edizione critica’ si riferisce alla filologia ed è per la sua stessa natura solo applicabile al testo in lingua originale e non a una traduzione. Più informazioni qui.
Informazioni bibliografiche
Tutte le edizioni dell’opera postuma di Etty Hillesum hanno in comune le seguenti caratteristiche: Sono stati edite da Klaas A.D. Smelik. I filologi Gideon Lodders e Rob Tempelaars hanno stabilito il testo critico in base ai manoscritti e l’Apparato in cui danno conto del loro operare..
32 illustrazioni b/n
Prefazione di Edward van Voolen
Introduzione di Klaas A.D. Smelik
Una biografia di Etty Hillesum (1914-1943) di Klaas A.D. Smelik
Inoltre il volume contiene le Note, l’Apparato critico e una Bibliografia. A partire dalla quarta edizione l’edizione ha una Appendice in cui trovono posto le lettere ritrovate nel corso degli anni. Tutte le edizioni sono state pubblicate dalla casa editrice Balans di Amsterdam.
- Prima edizione. Il titolo è: ETTY: De nagelaten geschriften van Etty Hillesum 1941-1943. Oktober 1986. xvi-874 pp. Copertina.
- Seconda edizione è uguale alla prima. Febbraio 1987.
- Terza edizione riveduta. Aprile 1991. Copertina.
- Quarta edizione riveduta e ampliata. Settembre 2002. xvi-883 pp. Formato 14×22 cm. Copertina.
- Quinta edizione riveduta e ampliata. Gennaio 2008. xviii-893 pp. Formato 14×22 cm. Copertina.
- Sesta edizione riveduta e ampliata. Con questa edizione cambia il titolo: Etty Hillesum: Het werk 1941-1943. Settembre 2012. xviii-891 pp. Formato 16,5×23.5 cm. Copertina.
- Settima edizione riveduta e ampliata. Cambia nuovamente il titolo: Etty Hillesum: Het verzameld werk 1941-1943. Maggio 2021. xviii-891 pp. Formato 16,5×23.5 cm. Copertina
Tutte le traduzioni degli scritti postumi
Fino a oggi sono state pubblicate quattro traduzioni degli scritti. La traduzione tedesca è in corso d’opera. Ecco l’elenco cronologico delle edizioni:
- inglese, 2002.
- francese, 2008.
- italiana, 2012 (diario) e 2013 (lettere).
- spagnola, 2020.
Un rigraziamento va a Klaas A.D. Smelik.